Il calcestruzzo da solo è caratterizzato dalla sua resistenza a compressione. Una parte importante del calcestruzzo armato è l'acciaio di armatura, che contribuisce sia alla resistenza a compressione che a trazione del calcestruzzo. Il tessuto di filo saldato si trova generalmente nelle aree di trazione delle travi o degli elementi di superficie (soffitto alveolare, parete, guscio) per trasferire le forze di trazione indotte dal carico esterno.
Secondo il libro 631 del DAfStb (Comitato tedesco per il calcestruzzo strutturale), il capitolo 2.4, il comportamento strutturale dei soffitti cambia se il loro supporto continuo da pareti viene interrotto nelle zone di aperture. A seconda della lunghezza dell'area di apertura e dello spessore della piastra, sono necessarie misure per l'analisi del soffitto nell'area dell'apertura.
La percentuale di vetro utilizzata durante la pianificazione di un edificio è in aumento. Edifici aperti e pieni di luce rappresentano l'arte moderna dell'architettura. Tuttavia, gli ingegneri specializzati devono affrontare nuove sfide durante la pianificazione. Uno di questi esempi sono le facciate in vetro alte fino al soffitto caricate da un corrimano. L'influenza di questo carico, così come il calcolo della deformazione, sono mostrati in questo articolo.
Al fine di aumentare la rigidezza di una struttura del soffitto in caso di ristrutturazione, vengono utilizzate travi verticali a vista che non sono collegate alla struttura del soffitto. Gli svincoli lineari non lineari possono essere utilizzati per trasferire solo le forze di compressione. Se ci sono forze di trazione tra il soffitto e la trave emergente, come mostrato nella figura, la trave emergente non trasferisce la rigidezza nella struttura complessiva.
Per rappresentare correttamente la rigidezza dell'intera struttura, è possibile considerare l'accoppiamento a taglio tra il soffitto e la trave emergente utilizzando lo svincolo lineare. In questo modo, è possibile definire una costante della molla, evitando così il sistema di sostituzione utilizzando le aste di accoppiamento. La costante della molla risulta dal modulo di spostamento del dispositivo di fissaggio, che può essere determinato secondo EN 1995-1-1 o ANSI/AWC NDS, ad esempio.